Sabato scorso, 11 febbraio 2017, a Roma è nata l’Associazione “Pronti al Cambiamento”, uno strumento più efficace per raccogliere la sfida del rilancio del Rugby italiano.
Dando seguito all’istanza approvata all’unanimità nel corso della riunione dello scorso 21 gennaio presso l’Hotel Cosmopolitan di Bologna, con la sottoscrizione dello statuto definitivo prende il via una nuova fase nella vita del movimento spontaneo tesa a consolidare la struttura di Pronti al Cambiamento che, rappresentata da Marzio Innocenti, ha raccolto il voto del 45% dei Club italiani alle elezioni Federali dello scorso Settembre.
Al termine dell’attuale Torneo RBS Sei Nazioni verrà convocata la prima assemblea, per l’elezione del Presidente e degli organi dell’Associazione con definizione di un primo programma di attività.
I soci fondatori si sono impegnati a rispettare le finalità statutarie, ognuno per il proprio ambito di competenza e nel contesto del proprio territorio di appartenenza, secondo una strategia compartecipata con la finalità unica di fornire il massimo contributo allo sviluppo del rugby italiano, a maggior ragione in un contesto storico come quello attuale in cui sembra prevalere un profondo e generale stato di involuzione.
Proprio a fronte dei risultati sportivi pesantemente negativi delle rappresentative nazionali e delle due franchigie di Pro 12, a margine della conclamata crisi in cui versa il nostro Rugby a tutti i livelli – sportivo, finanziario, organizzativo, d’immagine – PAC sottolinea come le molteplici posizioni espresse a mezzo stampa o social media dal DoR O’Shea, dai giocatori della Nazionale e da figure storiche del nostro sport ricalchino con esattezza quanto puntualmente riportato nel programma elettorale presentato da Pronti al Cambiamento nel corso del 2016.
Quel programma, votato in sede di Assemblea Elettiva dal 45% del corpo elettorale, è un patrimonio di idee, di soluzioni, di strumenti e di proposte concrete messo a disposizione dell’intero movimento rugbystico nazionale, e Pronti al Cambiamento ne rivendica con orgoglio la paternità.
Con la nascita dell’Associazione, infatti, il gruppo di lavoro autore di quel programma, impegnato in tutto il Paese a cambiare le sorti del nostro amato sport, ribadisce l’intransigente determinazione a metterlo in atto laddove ciò sia possibile, nel rispetto dei ruoli istituzionali ma nella ferma convinzione che esso possa rappresentare un primo e fondamentale argine a protezione del nostro rugby, con l’ambizione di consentirne un rilancio strutturale in grado di renderlo idoneo a confrontarsi a testa alta in tutti i contesti nazionali ed internazionali in cui esso opera.