Dopo un lungo lavoro di condivisione effettuato nel corso di queste settimane, Pronti al Cambiamento è orgogliosa di comunicare che due emendamenti elaborati dall’Ufficio Legislativo PALC a favore dello sport italiano saranno inseriti nel DL Rilancio all’esame del Parlamento e che dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 18 Luglio.
Questo il testo degli emendamenti, che, ovviamente, avranno ricadute positive sulle famiglie degli atleti e sulle società sportive.
4-bis. In deroga all’articolo 15 comma 1 del Testo Unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1986 n. 917, come modificato dal comma 319 dell’articolo 1 della legge del 27 dicembre 2006 n. 296, per i soli anni 2019 e 2020, le spese sostenute per l’iscrizione annuale e l’abbonamento, per i ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni, ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica rispondenti alle caratteristiche individuate con decreto ministeriale 28 marzo 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 maggio 2007 n. 106, si detraggono nella misura del 40 per cento e per un importo non superiore a 600 euro. Le disposizioni di cui al precedente periodo non rilevano ai fini della determinazione degli acconti dovuti per i periodi di imposta 2020 e 2021. Agli oneri derivanti dalla presente disposizione, valutati in 130 milioni di euro per il 2020 e 130 milioni di euro per il 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo l, comma 255, della legge 30 dicembre 2018, n. 145. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato con propri decreti ad apportare le occorrenti variazioni di bilancio.
4-bis.I. L’imposta sui redditi delle società (IRES) di cui al decreto legislativo 12 dicembre 2003 n. 344 e l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) di cui al decreto legislativo 15 dicembre 1997 n. 446, non sono dovute, per il solo anno fiscale 2019, dalle società sportive con un capitale sociale inferiore ad euro 50.000. Agli oneri derivanti dal presente comma, valutati in 300 milioni di euro, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 1, comma 255, della legge 30 dicembre 2018, n. 145. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato con propri decreti ad apportare le occorrenti variazioni di bilancio.
“Ovviamente non potevamo elaborare una proposta settoriale dedicata solo al rugby, ma gli effetti voluti aiuteranno concretamente le piccole società ed i ragazzi più giovani, i soggetti che più ci stanno a cuore e che sono al centro della nostra proposta di rinnovamento del rugby italiano” questo il commento di Giovanni Poggiali, il Candidato di Pronti al Cambiamento alle prossime elezioni Federali.